Il controllo digitale permette di comandare manualmente moltissime locomotive contemporaneamente senza la necessità di fare sezionamenti sulle rotaie. 1
No… aspetta che rileggo: moltissime locomotive… insieme… senza sezionamenti?! Una luce arancio ha illuminato la stanza e una voce mi ha suggerito: “E’ giunto il momento!”
Si scherza, certamente, però la sorpresa è stata tanta quando ho letto dei progressi ottenuti tramite l’adozione del Digital Command Control nel modellismo ferroviario. Certamente è stata quella informazione a darmi lo slancio decisivo per inizare la costruzione di un
- plastico ferroviario
- giapponese
- gestito da Arduino.
Plastico ferroviario
Il desiderio mi è rimasto fin da bambino degli anni ‘80, quando i giochi si facevano in un senso molto più fisico di oggi. Poi passano gli anni e arrivano i computer, poi Internet, gli smartphone e siamo sempre tutti “connessi”. La “connessione” non la vedi, pochissimi la conoscono (quanti sanno a cosa serve un DNS?), ma sembra essere diventata essenziale.
I miei figli sono ancora piccoli ma conoscono già parole come “tablet” e “smartphone” – perciò vorrei provare a dare loro qualcosa di più visibile e unico. Qualcosa che nasca e progredisca gradatamente – che dia una soddisfazione sicuramente meno immediata, ma più intensa nel tempo – che permetta di accrescere la manualità, l’impegno, la pazienza e la tecnica.
Giapponese
E’ una mia passione. Giappone ovunque, quindi anche nel plastico. Ambientazione, segnaletica, possibilemnte anche il materiale rotabile (se riuscirò a trovarne)
Arduino
E’ un’altra rivoluzione! Arduino permetterà la gestione delle componenti elettroniche, iniziando dai diodi per l’illuminazione, ai servomotori per gli scambi e i passaggi a livello.
Devo rispettare due regole:
1- Non comprare nulla che non sia strettamente indispensabile (Corollario: imparare ad autocostruire il più possibile)
2- “Presto” e “bene” non stanno insieme